Diari di diversi colori su sfondo verde

Il diario scolastico nel 2024

E tu a scuola quale diario usavi?

Nato come semplice quaderno degli appunti, il diario si è ben presto affermato come vero e proprio status symbol, oltre che spazio dove dare libero sfogo a pensieri, idee, creatività. Già negli anni ’60 e ’70 si diffondevano i primi diari illustrati, con fumetti, barzellette, poesie, che accompagnavano gli studenti tra una lezione e l’altra. Tra i più celebri il diario Vitt, poi l’indimenticabile Smemoranda, la Comix

Nonostante l’avanzamento della tecnologia, il diario cartaceo mantiene un ruolo centrale nella vita di molti studenti, e – oggi come mezzo secolo fa – sulle sue pagine si trovano preziose testimonianze dei sogni, degli amori, delle inquietudini di una generazione intera.

Il registro elettronico

Un altro elemento distintivo della scuola del passato è senza dubbio il temutissimo registro cartaceo, dove professoresse e professori annotavano voti, presenze e note disciplinari. Al giorno d’oggi la maggior parte degli istituti scolastici sono passati al registro elettronico, che facilita la programmazione scolastica, permette di risparmiare tempo prezioso e garantisce maggiore trasparenza tra docenti, studenti e genitori.

Ogni mese 3,4 milioni di utenti si collegano almeno 1 volta a ClasseViva, il registro elettronico utilizzato da circa 3.000 scuole, tra istituti comprensivi e scuole secondarie di secondo grado pubbliche e paritarie.

Insieme a Didacta 2024

A Didacta 2024 Rekordata ha ospitato un workshop dal titolo “Storia del diario e chi lo usa e chi lo produce”, che ripercorre l’evoluzione della scuola attraverso gli strumenti più usati da studenti e docenti – appunto, il diario e il registro – con uno sguardo verso le prospettive del futuro. A presentare il workshop Barbara Cacciani e Ivan Cirone di Gruppo Spaggiari Parma, con una moderatrice d’eccezione: Verena Lopes, docente e Apple Professional Learning Specialist.

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