Didacta 2023 – Voci dalla scuola del futuro

Tre giorni vissuti al ritmo di una scuola che viaggia veloce, ma senza lasciare indietro nessuno.

Le sensazioni trasmesse dalla nostra esperienza a Didacta –  il più importante appuntamento in Italia con l’innovazione didattica che si è svolto a Firenze dall’8 al 10 marzo 2023 – sarebbero impossibili da trasmettere solo a parole, quindi ci aiuteremo con le foto dei monenti che abbiamo catturato durante la manifestazione. Ma nessuna fotocamera potrebbe permetterci di catturare l’atmosfera elettrica e piena di ispirazione che abbiamo vissuto.

Il nostro stand ha ospitato oltre 40 eventi e più di 5 mila persone sono passate a trovarci, per curiosare, seguire i workshop, chiedere informazioni sulle soluzioni tecnologiche per la didattica che abbiamo portato a Didacta 2023: realtà virtuale e aumentata, stampa 3D, Next Generation Labs interattivi, tecnologici, attrezzati per la scuola del futuro (ne abbiamo parlato anche a Voice Book Radio).

Abbiamo offerto caffè, scambiato idee, ricevuto e ricambiato sorrisi. E torniamo da Didacta con ancora più voglia di costruire una scuola in cui l’uso consapevole della tecnologia faccia la differenza in positivo nella vita degli studenti.

A Didacta 2023 abbiamo portato tutto il nostro entusiasmo, le nostre competenze e la forza dell’offerta del nostro nuovo assetto societario.

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Abbiamo parlato di musica, podcast con una postazione dedicata, accessibilità e inclusione, di fisica, storia, attualità, gaming, matematica divertente, di realtà virtuale e aumentata. Abbiamo visto i posti a sedere finire e i docenti accalcarsi per seguire gli interventi dei nostri ospiti. E abbiamo salutato tutte e tutti, venerdì, con una festa: alla consolle il produttore e DJ di fama internazionale Rexanthony che in questa intervista ci ha raccontato come fare musica con Apple.

Non hai potuto partecipare? Abbiamo una sorpresa per te.

Il tour virtuale.

Grazie alla tecnologia Matterport, prima dell’apertura della fiera abbiamo realizzato la scansione degli spazi così da permetterti anche ora, ovunque tu sia, di girare nel nostro stand.
Leggi anche: Porta la tua scuola nella realtà virtuale con Matterport.

Visto quante tecnologie diverse nei nostri Next Generation Labs?
Per Didacta 2023 abbiamo pensato di portare l’esempio della scuola del futuro, quella che stiamo realizzando già, davvero, grazie ai progetti legati al PNRR. Per riassumere storie, bisogni e aspettative di studenti, docenti e famiglie, abbiamo chiesto aiuto all’intelligenza artificiale.

La scuola del futuro.

L’IA ha raccolto informazioni pubbliche e le ha trasformate in un riassunto, fatto di testi e foto su come sarà la scuola del futuro.

Da cosa siamo partiti? Secondo il documento del Ministro dell’Istruzione dal titolo La scuola del futurol’83% degli studenti ha studiato con strumenti tecnologici negli ultimi due anni – certo, grazie alla DaD – utilizzando computer, smartphone e tablet. Un passo in avanti da cui non si torna indietro.

Cosa vogliono gli studenti?

Quasi la totalità degli studenti ha espresso il desiderio di utilizzare sempre di più la tecnologia per imparare.

Cosa c’è nel PNRR?

Nelle linee guida del concorso di progettazione delle nuove scuole, previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Progettare, costruire e abitare la scuola, un gruppo* formato da architetti, pedagogisti ed esperti della scuola, aveva incontrato l’allora Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi per stilare dieci caratteristiche che una scuola del futuro dovrebbe avere.

Leggi anche: Piano Scuola 4.0. Le opportunità per le scuole e Piano Scuola 4.0: il digitale al centro delle Next Generation Classroom.

La tecnologia a scuola non fa più paura.

Ce lo hanno detto gli insegnanti che sono passati a trovarci, e lo abbiamo raccontato anche noi, attraverso le storie dei progetti che stiamo portando avanti: «La tecnologia fa parte della nostra vita di tutti i giorni. La didattica digitale ha aperto diversi interrogativi. Siamo passati dallo scetticismo ad apprezzare le potenzialità a partire dall’inclusione di tutti. I ragazzi e le ragazze sono più motivati, curiosi, interessati», racconta la professoressa Claudia Tarragoni, docente di Matematica e Scienze dell’I.C. Via Baccano.

Da dove partire? Dagli insegnanti.

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