Didattica digitale: il caso di una scuola che… fa baccano
Troppo facile fare una battuta simile, speriamo che ce la perdoniate… ma l’Istituto Comprensivo Via Baccano di Roma – per chi conosce Roma, si trova prima di Saxa Rubra, tra Labaro e Casale Prima Porta – è davvero un caso unico.
L’Istituto Comprensivo Via Baccano ha festeggiato con noi un traguardo di grandissimo prestigio: la scuola romana è ufficialmente stata insignita del titolo di Apple Distinguished School.
Tale certificazione è rilasciata da Apple a un ridottissimo numero di scuole selezionate, dopo un lungo processo di preparazione e formazione con docenti Apple Professional Learning Specialist. Rekordata – in qualità di Apple Authorized Education Specialist – ha avuto il privilegio di accompagnare l’Istituto Via Baccano di Roma in questo percorso con supporto tecnologico e didattico.
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La storia
Anni fa, quando la scuola era seguita dal settore Education di Med Store – che oggi è confluito in Rekordata – la scuola secondaria di primo grado Via Baccano ha iniziato il suo percorso nel progetto DADA, sviluppato dalla Facoltà di Pedagogia e Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Università La Sapienza di Roma.
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Le necessità della scuola ai tempi erano legate soprattutto al bisogno di trovare qualcosa per stimolare gli studenti, i cui livelli di apprendimento si stavano abbassando tantissimo. Una tendenza generale. È lì che – per caso, come nella migliore delle tradizioni – il Dipartimento di Pedagogia ha invitato l’IC Via Baccano a intraprendere uno studio sulla didattica digitale. I ragazzi, che già appartengono a una generazione digitale, hanno visto migliorare i propri livelli di apprendimento e gli insegnanti hanno potuto misurare un ritorno sia nel miglioramento dell’inclusività che in quello nella didattica. Per esempio: con un’opportuna educazione digitale, iPad ha stimolato allo studio delle discipline anche chi aveva difficoltà di attenzione e/o apprendimento.
iPad in classe: come funziona
La formazione della forza docente è stata fondamentale. Un gruppo di docenti ha fatto da pilota e presto la paura per il nuovo è stata superata. Oggi nell’IC Via Baccano tutti i docenti utilizzano iPad e hanno scritto le dispense per gli studenti in digitale: un’operazione che ha fatto sì che il costo stesso dell’iPad venisse ammortizzato nel corso di tre anni. E per chi non poteva acquistarli sono intervenuti i fondi scolastici.
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L’impatto sull’apprendimento
I risultati per l’IC Via Baccano sono ottimi: i livelli medi delle valutazioni sono aumentati, così come la qualità dell’apprendimento, con benefici per ragazze, ragazzi e docenti.
La tecnologia a scuola non fa più paura
«La tecnologia fa parte della nostra vita di tutti i giorni. La didattica digitale ha aperto diversi interrogativi. Siamo passati dallo scetticismo ad apprezzare le potenzialità a partire dall’inclusione di tutti. I ragazzi e le ragazze sono più motivati, curiosi, interessati», racconta la professoressa Claudia Tarragoni, docente di Matematica e Scienze dell’I.C. Via Baccano e coordinatrice del progetto.
«Un esempio: la realtà aumentata ha aiutato nell’apprendimento delle scienze. Le eccellenze sono decollate e chi aveva più difficoltà ha trovato in questa facilitazione un modo per migliorare il proprio processo di apprendimento».
Si tratta di un progetto che ha coinvolto sia la scuola – che ha utilizzato i finanziamenti pubblici – sia le famiglie. I costi però non sono aumentati, anzi: «Condividere i materiali digitali ha permesso di abbattere anche i costi delle famiglie», ha concluso Tarragoni.
Come si è sviluppato il progetto di digitalizzazione della didattica
La scuola della periferia romana si trova a contatto con una significativa percentuale di utenza socialmente in difficoltà. La sfida dell’istituto di puntare sull’educazione alla cittadinanza digitale è stata avviata solo nel momento in cui l’istituto è stato certo che si sarebbero assicurate a tutti le stesse possibilità.
Le famiglie hanno dato fin da subito con entusiasmo l’appoggio a questo progetto e l’istituto ha fatto in modo di garantire che ciascuno studente entrasse a scuola a settembre con un dispositivo.
Baccano a Cinecittà
Oggi, l’Istituto Comprensivo Via Baccano di Roma è la prima scuola romana a essere candidata per diventare Apple Distinguished School.
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Insomma, dopo i primi passi nel 2018 con l’inserimento dei primi device e l’inizio della formazione ai docenti, nel 2019 è partito un programma dedicato alle famiglie che ha coinvolto inizialmente solo alcune classi prime per poi evolversi e consolidarsi nel tempo fino alla recente candidatura ad Apple Distinguished School della scuola.
Nel 2022 l’IC Via Baccano ha realizzato un cortometraggio. Abbiamo chiesto al professore di Scienze Motorie Gianfranco Pavone di raccontarci l’esperienza: «La didattica digitale è un acceleratore, ma ci eravamo accorti a un certo punto che i ragazzi, mentre erano diventati molto bravi con la parte didascalica e compilativa nei compiti, non erano ancora riusciti a tirar fuori tutta la loro creatività. Per caso, di nuovo, visto l’inizio del nostro progetto di digitalizzazione, ho incontrato una regista giovanissima – di 24 anni, giovane si può dire davvero – bravissima coi ragazzi: Giulia De Cesare. Le ho raccontato quali erano le potenzialità di avere una scuola così avanti nell’adozione dei mezzi digitali. Tutti i ragazzi usano iPad in classe e a casa. Lei ha risposto: facciamo un film».
«Il primo passo era convincere il collegio docenti. Mi sono preso la responsabilità del progetto e in 8 mesi abbiamo sviluppato il progetto e tenuto le lezioni nelle mie ore in classe e anche da remoto. I ragazzi sono stati divisi in in gruppi per attitudini e competenze: costumisti, sceneggiatori, addetti alle luci, all’audio, alle riprese e così via. Ci mancava… qualche professionalità, e abbiamo chiesto aiuto. Le maestranze di Cinecittà ci hanno dato il supporto professionale necessario per le competenze che nella scuola ovviamente non avevamo. Un lavoro volontario che ci ha permesso di avere truccatori e truccatrici professionisti, insieme ai costumisti e alle altre figure tecniche che affiancandoci ci hanno permesso di realizzare con tre ore di girato il nostro cortometraggio di 14 min sulla guerra in Ucraina».
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