Come nasce un gemello digitale a scuola: il caso di Palestrina
Il Museo Archeologico Nazionale di Palestrina – che fa parte del Polo Museale del Lazio – ora ha un gemello digitale che può essere visitato da remoto, in modo immersivo e coinvolgente. Gli studenti del’IISP Rosario Livatino di Palestrina (RM) infatti, grazie al progetto ideato da Rekordata e alla collaborazione della Dirigente Scolastica Annamaria Conti, hanno creato il gemello digitale del museo archeologico.
Cosa si intende per gemello digitale?
Si tratta di una rappresentazione virtuale di un oggetto o di un sistema reale che viene aggiornata da dati in tempo reale. In altre parole, un gemello digitale crea un modello virtuale altamente complesso che è la replica esatta di un oggetto fisico.
Questa iniziativa è stata supportata dal DM170 dell’istruzione del 24 giugno 2022, relativo al riparto delle risorse fra le istituzioni scolastiche per il contrasto alla dispersione nell’ambito dell’Investimento 1.4 del PNRR per la riduzione dei divari territoriali.
Il progetto
Il progetto, nato da Rekordata con la collaborazione della Dirigente Scolastica Annamaria Conti è stato sviluppato insieme alle docenti Apple Professional Learning Specialist Giovanna Busconi e Clarissa Sirci che si sono avvalse delle linee guida per la progettazione STEAM (science, technology, engineering, arts, mathematics).
La proposta per gli allievi dell’IISP Rosario Livatino, è stata quella di partire da un ambiente a loro scelta – in questo caso il Museo Archeologico Nazionale di Palestrina – e costruire un progetto che ne valorizzasse i contenuti attraverso un’esperienza immersiva e aumentata, con l’ausilio di Matterport, Matterspace, visori e iPad. Si tratta del primo progetto di questo tipo implementato da Rekordata in Italia con il supporto di Matterport.