Imparare il coding: un’occasione per studenti e docenti

Creare videogiochi è il futuro lavorativo di tante ragazze e tanti ragazzi. Come ogni anno Rekordata contribuisce al successo della Code Week Europea per cui non mancano riconoscimenti. 

La Code Week Europea, lanciata dalla Commissione europea per promuovere il coding e l’alfabetizzazione digitale per tutti, ha compiuto 10 anni.«Pensate a come eravamo vent’anni fa, quali tecnologie avevamo a disposizione?» chiede Giovanna Busconi, Apple Professional Learning Specialist con cui lavoriamo ogni giorno in scuole di ogni ordine e grado per portare la tecnologia tra i banchi di scuola. «Oggi, rispetto a vent’anni fa, viviamo una vita profondamente diversa molto più veloce e molto più frammentata e turbolenta. Spero e immagino di vedere fra vent’anni tecnologie molto più indossabili e accessibili».
Ma cosa possiamo già fare oggi? Scopriamolo insieme.

– Leggi anche: Il lavoro del futuro? Sviluppare videogiochi.

Nel webinar – che puoi rivedere – abbiamo esplorato il mondo del coding come non lo hai mai visto: divertente, professionale e alla portata di tutti.

Giovanna Busconi e Fabio Di Nuzzo rispondono ai tanti quesiti che circondano il mondo del coding mostrando alcune app davvero entusiasmanti che non puoi non avere, una su tutte Swift Playgrounds.

 

Relatori:

Fabio Di Nuzzo
Apple Professional Learning Specialist

Giovanna Busconi
Apple Professional Learning Specialist

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Esperienze a confronto: la parola ai docenti Giovanna Busconi e Fabio Di Nuzzo

Per capire meglio in che modo le competenze tecnologiche stanno cambiando abbiamo chiesto ai nostri docenti di raccontarci il loro punto di vista con esperienze pratiche dalla vita in classe.

Giovanna Busconi

Apple Distinguished Educator dal 2013, Apple Professional Learning Specialist, Adobe Campus Leader, Adobe Creative Educators.

Laureata in Matematica. Ha insegnato informatica industriale in un istituto tecnico, successivamente matematica e fisica in un liceo scientifico.

Attualmente si occupa di formazione docenti.

Come porti il coding a scuola e perché è importante studiarlo?

Nella mia carriera scolastica ho insegnato informatica quindi portavo la programmazione in classe come parte fondamentale della disciplina, altre volte ho insegnato matematica e quindi ho inserito il coding dal punto di vista del calcolo numerico, altre volte ancora ho portato, invece, la programmazione in classe come attività formativa, a volte anche extracurricolare, che potesse arricchire la formazione degli studenti stimolando nuove idee. Attualmente sono una formatrice e quindi cerco di presentare il coding nelle scuole e come attività trasversale e come un’attività che offre agli insegnanti l’occasione di appassionare gli studenti così come possono fare lo sport, la musica o l’arte.

Come ti immagini il futuro lavorativo in questo settore?

Penso che immaginare il futuro lavorativo sia una sfida persa in partenza. Sono abbastanza vecchia per aver visto cambiare la situazione lavorativa come mai avrei pensato quando ero più giovane, ho studiato con le schede perforate sotto il braccio, con dei computer che tenevano come dimensione una grande stanza e avevano una potenza di calcolo di gran lunga inferiore al cellulare che adesso abbiamo in tasca, non sarei riuscita mai ad immaginare una tale evoluzione. Penso che lo scopo dell’insegnante non sia immaginare cosa i suoi studenti dovranno fare un domani quanto piuttosto prepararli perché siamo in grado di affrontarlo. La scienza e la tecnologia sono due cose neutre, se noi insegniamo ai nostri ragazzi che vanno utilizzate per migliorare il mondo e la nostra vita anzichè subite o utilizzate in modi ottusi o, peggio ancora, distruttivi, penso faremmo un grosso servizio alle nuove generazioni. Per far questo il primo passo è conoscerle.

Qual è il tuo rapporto con la tecnologia nella tua vita quotidiana?

La tecnologia pervade la mia come la vita di tutti di noi, io cerco di utilizzarla al meglio per migliorare le mie attività, il mio tempo libero, le mie ricerche, le mie relazioni; la utilizzo per tutto quello in cui mi sembra possa darmi un vantaggio. Cerco invece di non essere distolta dalla tecnologia nelle attività che arricchiscono le persone quali le relazioni umane, lo stare con le persone care e gli amici, nell’apprezzare ciò di cui si può e si deve godere anche senza. Cerco di insegnare questo anche a chi mi sta intorno, in particolare ai miei nipotini.

La tua app preferita che vuoi consigliarci?

Allora non voglio sembrare troppo “insegnante” quindi consiglierò una app che non a che fare con la scuola. Si chiama Monument Valley 2,  è un gioco, è molto bello, molto benfatto, è la storia di una bambina e di una mamma che intraprendono un viaggio e può essere un modo diverso per far passare il tempo, ad esempio in treno durante un viaggio, un’alternativa ad un libro o alla musica … per cambiare.

Cosa significa essere un APLS?

Per me essere una APLS è un’opportunità per condividere quello che ho imparato in tanti anni di insegnamento, per confrontarmi con i colleghi e per non abbandonare l’ambiente della scuola, alla quale mi sono dedicata per tanti anni. Mi piace lavorare con i colleghi, tutte le volte che incontro dei colleghi entusiasti del loro lavoro, pieni di aspettative e di nuove idee, sono felice di contribuire portando loro i materiali e le idee contenuti nell’offerta di Apple per la scuola. Li ho utilizzati sul campo per diverso tempo e devo riconoscere che hanno cambiato in meglio il mio essere docente.

Fabio Di Nuzzo

Apple Distinguished Educator, Apple Professional Learning Specialist.

È docente di matematica all’Istituto Tecnico industriale Francesco Severi di Padova. Ha svolto diverse attività: da project manager in progetti europei, a dirigente in imprese del settore formazione professionale. Nella scuola ha sperimentato per diversi anni classi 1:1 con iPad e sistemi MDM di gestione dei dispositivi. Attualmente è impegnato in progetti di sviluppo di piani formativi per la DDI, la Dad e specialistici di Realtà aumentata e coding.

 

Come porti il coding a scuola e perché è importante studiarlo?

Insegno matematica da più di trent’anni e ho sempre riservato un posto importante nel mio lavoro allo sviluppo nei ragazzi del ragionare e della risoluzione di problemi (problem solving). Anche lo sviluppo del pensiero logico riveste una importanza cruciale nella crescita dei nostri ragazzi all’interno delle mura scolastiche e questo non riguarda solo le discipline scientifiche ma anche  le altre discipline. Ebbene con il coding è possibile lavorare in profondità proprio in questi due aspetti. Quindi sin dal primo anno delle scuole superiori dedico uno spazio al coding che potrei riassumere annualmente in una quarantina di ore preziosissime per poi vedere nel tempo ragazzi autonomi nel realizzare le proprie app specie con l’applicazione Swift Playgrounds.

Come ti immagini il futuro lavorativo in questo settore?

E una domanda veramente stimolante e per rispondere sarebbe bello ricordare come eravamo vent’anni fa, quali tecnologie avevamo a disposizione?

Oggi, rispetto a vent’anni fa, viviamo una vita profondamente diversa molto più veloce e molto più frammentata e turbolenta. Spero e immagino di vedere fra vent’anni tecnologie molto più indossabili, accessibili e rispettose della privacy delle persone.

Qual è il tuo rapporto con la tecnologia nella tua vita quotidiana?

Inutile legare che per me la tecnologia è indispensabile e sono grato delle potenzialità di imparare e crescere che offrono a me e ai miei studenti. Capisco però che le giovani generazioni vanno educate alla tecnologia, soprattutto nel rispetto dei tempi di connessione, ad esempio credo che la sera dovremmo aiutare le giovani generazioni e noi adulti allo stesso modo a trovare il tempo per dedicarsi alla cura di buone relazioni umane.

La tua app preferita che vuoi consigliarci?

Swift Playgrounds per il coding naturalmente. Offre tutto quello che serve per imparare da zero a diventare un esperto di coding e ti aiuta anche a realizzare la tua prima app!

Cosa significa essere un APLS?

APLS è una grande opportunità, specie per noi insegnanti, per diventare dei professionisti in ambiente Apple per l’insegnamento dell’uso delle tecnologie a scuola. Bisogna naturalmente avere la passione del formatore di insegnanti e una buona esperienza sia d’aula che nell’uso delle tecnologie Apple per poter candidarsi ad una selezione che periodicamente Apple stessa propone attraverso i suoi canali diretti e attraverso i suoi rivenditori ufficiali come Rekordata.

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