L’intelligenza artificiale è ormai uno degli argomento di maggiore rilevanza nel mondo del lavoro. Il 74% degli intervistati nel nostro Osservatorio ICT la ritiene una tecnologia chiave per il futuro del settore. In molti casi, effettivamente, l’AI ha dimostrato di essere una risorsa preziosa per migliorare l’efficienza e l’automazione di varie attività. Tuttavia, nonostante le sue potenzialità, ci sono ancora alcune limitazioni che è importante considerare. In questo articolo, esploreremo tre cose che l’IA può fare per il tuo lavoro e tre cose che non può fare, aiutando in questo modo a rispondere a una delle domande più frequenti: “l’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro?“

3 cose che l’AI può fare per il tuo lavoro

• Automazione di compiti ripetitivi: L’IA è in grado di automatizzare una serie di compiti ripetitivi che richiedono tempo e risorse considerevoli. Ad esempio, l’elaborazione di dati, la generazione di report o l’analisi di grandi volumi di informazioni possono essere svolte in modo efficiente e accurato da algoritmi di intelligenza artificiale.

• Supporto decisionale: L’IA può fornire un supporto prezioso nella presa di decisioni complesse. Grazie all’apprendimento automatico e all’analisi dei dati, può elaborare informazioni provenienti da fonti diverse, identificare modelli e tendenze nascoste e proporre raccomandazioni basate su dati oggettivi. Questo può aiutare  i professionisti di diversi settori a prendere decisioni informate, e riduce il rischio di errori legati a fattori umani, come la fatica o il pregiudizio.

• Personalizzazione delle esperienze: L’IA può creare esperienze personalizzate per i clienti o gli utenti, migliorando l’engagement e la soddisfazione. Attraverso l’analisi dei dati comportamentali e delle preferenze individuali, l’IA può fornire raccomandazioni personalizzate, suggerimenti mirati e interazioni su misura, che aumentano l’efficacia delle comunicazioni e la fidelizzazione del cliente.

3 cose che l’AI non può fare per il tuo lavoro

• Sostituire completamente il lavoro umano: Nonostante i progressi nell’IA, ci sono ancora molte competenze che richiedono la presenza umana. L’IA può automatizzare alcune attività, ma non può replicare completamente l’intuito, la creatività e la comprensione emotiva che solo le persone possono offrire. Pertanto, è fondamentale mantenere un equilibrio tra l’automazione e l’intervento umano per ottenere i migliori risultati.

• Assumere responsabilità etiche e morali: L’IA è alimentata dai dati che le vengono forniti e dagli algoritmi di apprendimento automatico. Tuttavia, non può comprendere o applicare autonomamente principi etici o morali. Spetta ai professionisti stabilire le linee guida e le regole per garantire che l’IA sia utilizzata in modo etico e responsabile, evitando discriminazioni o conseguenze indesiderate.

• Agire in assenza di dati: L’IA si basa sull’elaborazione dei dati per prendere decisioni e trarre conclusioni. Se i dati necessari non sono disponibili o sono di scarsa qualità, l’IA potrebbe essere limitata nella sua efficacia. Pertanto, è importante garantire la disponibilità di dati accurati e di qualità per sfruttare appieno il potenziale dell’IA.

Parola d’ordine: cooperazione

Nell’analizzare le capacità dell’intelligenza artificiale, è essenziale riconoscere che l’IA non può sostituire completamente l’intervento umano, assumersi responsabilità etiche o agire senza dati adeguati. Questo richiede che ci sia sempre un intervento umano di input, di supervisione, di correzione, di revisione. L’IA è uno strumento potente, ma il suo successo (almeno al momento) dipende dall’abilità e dall’ingegno delle persone che la utilizzano.

Rekordata fornisce ai propri clienti un’ampia gamma di soluzioni che fanno uso dell’AI per semplificare e potenziare il lavoro. Siamo partner di brand come Google e Adobe, in prima linea nell’uso dell’intelligenza artificiale per automatizzare i task ripetitivi e lasciare più tempo a ciò che conta davvero: il tuo lavoro.