La scuola va a ritmo di musica con ALOUD!

La musica come strumento didattico e di aggregazione culturale a scuola

ALOUD è più di una semplice scuola di musica. È un progetto che in questi anni ha portato e continua a portare la musica nelle scuole italiane, utilizzandola come strumento didattico, di integrazione e di socialità.

Abbiamo intervistato Pepe Gasparini, insegnante di musica e presidente di ALOUD, per saperne di più sul progetto e sulla vision che lo ispira.

Pepe Gasparini

Come è nato e come si è sviluppato il progetto di ALOUD per la musica in classe con iPad?

Noi di Aloud siamo sempre alla ricerca di sistemi che possano migliorare o integrare la nostra attività formativa, generando esperienza che poi ci piace esportare. A volte seguiamo strade tradizionali, altre volte ci spingiamo ai limiti della sperimentazione e dell’innovazione. Abbiamo iniziato a lavorare al progetto di musica in classe con iPad verso il 2013/2014. Lo scopo era quello di creare un’attività che potesse avere una ricaduta positiva e significativa in diversi aspetti:

  • sociale
  • formativo
  • artistico
  • musicale

 

Non c’è mai stata l’intenzione di sostituire lo studio tradizionale della musica (siamo pur sempre una scuola di musica con sessant’anni di storia alle spalle…). Volevamo solo espandere gli orizzonti e aggiungere opportunità di integrazione anche per chi non suona uno strumento.

Ci impegnammo in vari esperimenti e infine, nel 2015, trovammo la prima proposta concretizzabile (perché l’aspetto chiave è la realizzabilità, non solo la bellezza del progetto, che comunque è bellissimo). Raccontammo a Fabio Santoro di Rekordata il progetto in tutti i suoi dettagli, e da lì nacque una cooperazione che va avanti da molti anni. Il progetto prese il nome La Classe Creativa, nel senso della “classe sociale dei creativi”, e la prima edizione ufficiale venne fatta con le classi quarta e quinta della scuola primaria Massalongo di Verona.

Nel corso degli anni il progetto è stato ampliato e adattato alle esigenze delle varie scuole, oltre che di contesti extrascolastici: si va dalla realizzazione dei brani musicali passando dalla formazione dei docenti (perché possano realizzare percorsi simili nella loro attività curricolare) e arrivando a creare strategie didattiche per utilizzare l’iPad come strumento produttivo e creativo (siamo andati oltre la musica spingendoci fino al video, alla fotografia, alla scrittura, alle applicazioni di design, alla gamification ecc.)

Quali sono stati, a vostro avviso, i risultati didattici più importanti che avete ottenuto con il vostro progetto?

Abbiamo integrato l’uso dei dispositivi digitali in progetti ampi che prevedono sostanzialmente tre ingredienti:

  • apprendimento: uso di iPad, applicazioni nuove, le basi del linguaggio musicale, l’approccio alla scrittura di un testo, la ricerca e la discussione degli argomenti da trattare
  • socialità: lavorare assieme ai compagni con rispetto e disciplina è l’unica strada per realizzare il progetto, tutti sono importanti e tutti hanno bisogno del supporto e della complicità della squadra; i bambini, in un contesto di divertimento, sono più portati a relazionarsi positivamente e costruttivamente sia tra loro sia con gli adulti (insegnanti e formatori esterni)
  • semplicità: se il/la docente è preparato/a riesce a pianificare e realizzare il lavoro con la classe con rapidità ed efficacia. Abbiamo realizzato attività anche di una sola ora, con risultati stimolanti e di grande effetto.

Com’è cambiato il vostro lavoro con le scuole durante la pandemia?

Abbiamo sfruttato questo periodo per formare a distanza molti docenti, condividendo con loro aspetti tecnici e, soprattutto, molti esempi operativi (estendendo le argomentazioni a tutte le materie: geografia, matematica, letteratura, musica ecc.). Nei momenti più difficili abbiamo affiancato i docenti che, dovendo lavorare a distanza con le classi, avevano bisogno di spunti concreti per far lavorare gli studenti in modo efficace e interagire con loro in modo attivo. E così sono venuti fuori brani musicali sui quali gli alunni hanno potuto raccontare argomenti di storia, di numeri, di sogni, imparando a registrare la voce in sincrono con la musica e a montare un prodotto finito, condividendo poi il proprio lavoro con i compagni anche a distanza.

Ormai da anni ALOUD collabora con REKORDATA per portare la musica nelle scuole di ogni ordine e grado. Qual è per voi il valore aggiunto di questa collaborazione? 

Si tratta di due realtà altamente professionali che non si limitano a vendere un prodotto o un servizio, ma fanno in modo di proporre soluzioni durature e solide. La cooperazione fra due realtà di questo tipo non può far altro che amplificare la qualità delle proposte che vengono realizzate.

Mi permetto di aggiungere, inoltre, che in Aloud e Rekordata ci sono persone che amano il loro lavoro e cercano di migliorarsi costantemente, senza paura di mettersi in gioco o di sperimentare: per noi questo ha sempre significato moltissimo.

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