Rekordata e Jamf per la gestione sicura dei dispositivi aziendali

Nell’ambito della raccolta dati per il nostro Osservatorio ICT 2024 abbiamo avuto il piacere di intervistare alcuni dei nostri partner tecnologici nazionali e internazionali, interrogandoli sulle sfide presenti e future del settore IT.

Con Claudio Casini, Channel Account Executive di Jamf, abbiamo parlato di gestione dei dispositivi e sicurezza nei nuovi contesti di lavoro ibrido. Ecco l’intervista completa:

Puoi raccontarci di cosa si occupa Jamf? Qual è la sua mission?

Jamf si occupa di Apple device management e di endpoint protection, per Mac e per il mondo mobile.

La nostra missione è, testuale: “Helping organizations succeed with Apple”.

Grazie ai software Jamf – Jamf Pro, Jamf Connect e Jamf Protect – i team IT, i Mac Admin e i Security Manager possono gestire e proteggere con facilità dispositivi, dati e applicazioni senza nulla togliere alla Apple user experience

Lo scopo è quello di rendere empowered le persone e semplice il loro lavoro: questo grazie al poter contare su Mac, iPhone, iPad ed Apple TV gestiti e sempre aggiornati, resi sicuri da software non invasivo che li protegge dai rischi che si corrono in rete e corredati da tool di gestione dell’identità digitale che – tra le altre features – liberano l’utente dall’ansia di ricordare infinite password per infinite applicazioni.

Di fatto, rendiamo semplice il lavoro: diamo libertà agli infermieri di prestare assistenza, agli insegnanti di insegnare, alle imprese di prosperare.

Come si sviluppa la collaborazione tra Jamf e Rekordata?

La collaborazione tra Jamf e Rekordata nasce dalla nostra ricerca dei migliori partner per garantire la migliore customer experience: in questo senso, il nostro chiaro focus su Apple e la lunga esperienza del gruppo Rekordata in tal senso – storico Apple Premium Partner in Italia, con una diffusa presenza territoriale – hanno rappresentato una combinazione di sicuro successo.

Per Jamf, così come per Rekordata, la customer experience è cruciale, perché solo un cliente contento del proprio investimento ha la possibilità di crescere profittevolmente: su questo punto, fin da subito, si è creata comunità di intenti tra le nostre rispettive organizzazioni, sia tecniche che di vendita, che ci consente di guardare con grande ottimismo al 2024.

I professionisti che abbiamo intervistato nell’ambito del nostro Osservatorio ICT 2024 hanno indicato la cybersecurity come una delle sfide cruciali per il settore. Come sarà secondo JAMF il futuro della sicurezza digitale?

Con il lavoro ibrido sempre più diffuso, con la possibilità di connetterci non solo da casa o dall’ufficio, ma da dovunque ci troviamo, con la sempre maggior potenzialità degli smartphone (oggi più versatili e potenti più di un notebook di pochi anni fa), è chiaro che i rischi aumentano enormemente.

Spesso ci troviamo di fronte a specialisti IT che considerano il loro ecosistema sicuro, magari perché hanno messo in sicurezza il datacenter, la rete aziendale, i client, sia desktop che notebook: questo dimenticando però che oggi l’endpoint più utilizzato e più attaccabile è lo smartphone e che l’anello debole della catena della sicurezza è l’uomo.

Nonostante la formazione ricorrente, anche le persone più esperte possono cadere nei tranelli escogitati dai cybercriminali: per questo è fondamentale dotarsi di strumenti aggiuntivi, che prevengono l’impatto dell’errore umano ed evitano situazioni dalle conseguenze economiche e operative difficilmente immaginabili.

La visione di Jamf è il Trusted Access, un ecosistema di dispositivi gestiti da un software di Mobile Device Management (Jamf Pro).

I dispositivi sono resi sicuri e protetti da soluzioni di antispam, anti-phishing, antivirus corredate da strumenti di Machine Learning (MI: RIAM- Machine Intelligence: Real-time Insights and Analytics Machine), per essere sempre aggiornate e pronte a intervenire quando necessario senza essere invasive (Jamf Protect), con identità digitali gestite e verificate. C’è poi il nuovo modo di intendere il collegamento VPN, ovvero lo Zero Trust Network Access (Jamf Connect).

Ci teniamo a ricordare che Jamf Protect per mobile copre non solo i dispositivi iOS, ma anche Android e Windows.

Rekordata è Jamf Silver Partner per l’Italia. Contattaci per maggiori informazioni: potrai prenotare una demo senza impegno con i nostri specialisti, che ti mostreranno le soluzioni Jamf all’opera e risponderanno a tutte le tue domande.

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