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LED Simulator è essenzialmente costituito da 3 componenti:
Questi tre componenti lavorano assieme, consentendo ai designer di apprezzare l’ aspetto Finale – cioè l’impatto del materiale sul colore – già nel processo di realizzazione delle cartelle colori.
Dal punto di vista tecnico, il sistema di lampade LED multispettrali che illuminano i campioni porta a risultati, in termini di ripetibilità e accordo interstrumentale (confronto tra due macchine uguali), pari a quelli delle tecnologie per la lettura del colore disponibili oggi sul mercato.
I colori che possono essere “visti” grazie a questa tecnologia ricoprono molto bene tutti i colori della libreria Pantone® Cotton, oltre a coprire lo spazio di lavoro standard definito in una delle ultime ricerche dell’istituto Fogra, il “TextileRGB_Fogra58”
Nella produzione dei capi di abbigliamento, la trama e le caratteristiche superficiali del materiale possono interferire con la percezione del colore, al punto che l’aspetto del tessuto, una volta colorato, può essere imprevedibilmente diverso dal colore puro inizialmente voluto. In questi casi, ormai in pre-produzione, il campione di tessuto deve essere rimandato in laboratorio per le modifiche, con aggravio di tempi e di costi.
Nello sviluppo dei prodotti di abbigliamento, l’esplorazione del colore avviene molto prima della scelta dei tessuti o della selezione dei modelli dei capi. Le tavolozze (o “collezioni”) dei colori vengono decise all’inizio del processo di progettazione, per impostare il tema estetico di una collezione di moda. In questa fase, il focus è sul colore puro. Nella pratica corrente, si utilizzano per questo riferimenti cromatici convenzionali (mazzette Pantone, ecc.) su un supporto liscio, che esalta il colore puro, riducendo al minimo le variazioni date dalla struttura superficiale del substrato.
L’interfaccia utente di ColorWay è stata progettata per essere semplice e funzionale per il colorista. Questa semplicità porta con sé aspetti funzionali importanti nella catena di progettazione e produzione di un capo. I dati cromatici sottostanti (come i dati spettrali, L*a*b*, XYZ, ecc.) possono essere utilizzati per impostare le tavolozze dei colori per i progettisti dei prodotti, sia per la parte CAD che per la parte legata alla comunicazione (adv web).
Le stesse informazioni, combinate alla scelta del tessuto, sono trasmesse alle tintorie, che attraverso la tecnologia e un processo di ColorMatching possono semplificare i cicli di approvazione (di solito basati sull’invio dei campioni fisici), riducendo in maniera significativa tempi e costi e con la piena soddisfazione delle aspettative del Brand.
Fornire ai creativi uno strumento in grado di rappresentare milioni di possibilità cromatiche rispetto ai normali atlanti colori o mazzette Pantone® (che non superano quasi mai i 5000 colori) è garanzia di un processo creativo efficace. Definire fin da subito i dati delle collezioni in forma digitale, permette immediatamente di verificare l’effetto sulle varie trame e sotto le differenti luci che accompagnano la produzione dei capi di abbigliamento: da quelle standard, a 6500° K, a quelle degli store, dove il prodotto verrà esposto per catturare l’attenzione dei clienti.
I responsabili di produzione (grazie al dato digitale) saranno in grado di fornire agli impianti produttivi le indicazioni esatte per far sì che gli stessi possano realizzare con precisione le tinte scelte. Eliminare gli sprechi di tempo e materiale migliorando la creatività è l’effetto immediato dell’introduzione di questa tecnologia