
Innovazione in aula con Apple e Jamf: il progetto digitale dell’Istituto Comprensivo Borsi di Milano
In qualità di partner tecnologico, Rekordata ha affiancato l’Istituto Comprensivo Borsi di Milano nella progettazione e realizzazione di un ambiente didattico digitale basato su dispositivi Apple e la gestione centralizzata tramite Jamf.
Abbiamo intervistato i docenti per raccontare come questa trasformazione abbia impattato il modo di insegnare e apprendere, rafforzando i valori di inclusività, partecipazione attiva e preparazione al futuro.
“Abbiamo voluto portare in classe non solo la tecnologia, ma un nuovo modo di fare scuola. Con Apple e Jamf, ogni studente può apprendere secondo i propri tempi e le proprie modalità, in un contesto più inclusivo e motivante.”
— Prof.ssa Carmen Sindorio, Istituto Comprensivo Borsi di Milano
Descriveteci brevemente la vostra scuola e la sua filosofia educativa.
La nostra scuola si fonda su un approccio educativo centrato sullo sviluppo globale dell’alunno, con un forte impegno verso l’apprendimento integrato, il rispetto per la diversità e la promozione del pensiero critico. Crediamo che ogni studente sia unico e che debba avere l’opportunità di esprimere e sviluppare il proprio potenziale in un ambiente stimolante, inclusivo e sicuro.
La nostra filosofia educativa si basa su tre pilastri principali:
- Apprendimento attivo e collaborativo: Gli studenti sono protagonisti del loro percorso di apprendimento. Utilizziamo metodologie didattiche che incoraggiano la partecipazione attiva, il lavoro di gruppo e la scoperta autonoma. L’obiettivo è stimolare curiosità e motivazione, affinché ogni studente possa acquisire competenze pratiche e teoriche in modo dinamico.
- Inclusività e rispetto delle diversità: La scuola promuove un ambiente inclusivo in cui ogni studente, indipendentemente dal suo background, dalle sue abilità o dalle sue caratteristiche personali, può sentirsi valorizzato. L’educazione alla diversità è un elemento fondamentale che arricchisce l’esperienza scolastica.
- Preparazione al futuro e uso delle tecnologie digitali: La nostra scuola punta a preparare gli studenti non solo dal punto di vista accademico, ma anche a livello sociale, emotivo e professionale, integrando le tecnologie come strumenti fondamentali per l’apprendimento. Abbiamo creato classi digitali moderne, dove l’uso di dispositivi come gli iPad è parte integrante del processo didattico. Questi strumenti supportano una didattica innovativa, facilitano l’accesso a risorse online, incoraggiano la collaborazione digitale e permettono agli studenti di sviluppare competenze tecnologiche cruciali per il futuro. L’obiettivo è preparare gli studenti a vivere e operare in un mondo sempre più digitale, favorendo una didattica personalizzata e dinamica, che stimoli curiosità, creatività e capacità di adattamento.
Quali sono le principali sfide e priorità della vostra scuola?
La nostra scuola, situata nella periferia di Milano, affronta una serie di sfide uniche, che riflettono le caratteristiche del nostro contesto sociale e geografico, ma allo stesso tempo ci spingono a concentrarci su priorità specifiche per garantire un’educazione di qualità a tutti i nostri studenti.
- Inclusione e integrazione: La nostra scuola accoglie una comunità eterogenea, con studenti provenienti da diversi contesti culturali e sociali. Una delle principali sfide è quella di garantire un’integrazione efficace di tutti gli alunni, favorendo il rispetto per le diversità e cercando di colmare le disuguaglianze che possono derivare da contesti socio-economici difficili. Ciò implica anche la necessità di fornire supporto extra per gli studenti che potrebbero avere difficoltà linguistiche o culturali.
- Accesso alle risorse digitali e innovazione tecnologica: Pur essendo in periferia, la scuola ha fortemente investito nell’uso delle tecnologie digitali, come gli iPad e le classi digitali, per offrire agli studenti pari opportunità di apprendimento rispetto a chi frequenta scuole in zone più centrali o più privilegiate. Tuttavia, una delle sfide è garantire che tutte le famiglie abbiano accesso a questi strumenti e alle risorse online, superando eventuali barriere tecnologiche o economiche.
- Orientamento e preparazione al futuro: Un’altra priorità per la nostra scuola è quella di offrire agli studenti un percorso educativo che li prepari adeguatamente al mondo del lavoro e alla vita adulta. Questo implica una forte attenzione all’orientamento professionale, ma anche lo sviluppo di competenze trasversali come il pensiero critico, la creatività, la capacità di lavorare in team, e la competenza digitale. In periferia, dove le opportunità professionali potrebbero essere più limitate rispetto al centro città, è fondamentale preparare gli studenti per un futuro dinamico, anche attraverso collaborazioni con aziende locali e progetti di formazione.
- Supporto alla comunità locale: Essendo situati in periferia, sentiamo una forte responsabilità nei confronti della comunità che ci circonda. Ci impegniamo attivamente per creare una scuola che sia un punto di riferimento per il quartiere, promuovendo iniziative che rafforzano il legame tra scuola e territorio, come eventi culturali e collaborazioni con altre istituzioni locali.
Con quali figure collaborate per i progetti innovativi?
I nostri progetti sono frutto di una collaborazione della scuola con un team di esperti che lavorano in sincronia al fine di raggiungere l’obiettivo comune di contribuire alla formazione dei cittadini del domani.
Questi si contraddistinguono per competenze digitali, capacità di comunicazione e collaborazione, creazione di contenuti originali e personalizzati, pensiero critico, problem solving e interazione con il mondo reale.
Per quanto riguarda la parte gestionale e amministrativa, il supporto costante del tecnico di riferimento di Rekordata Gruppo R-Store, Flavio Fabrin, è stato fondamentale per garantire il corretto funzionamento della complessa struttura digitale e informatica che gestisce gli ambienti di apprendimento e le piattaforme digitali utilizzate dalla scuola.
La sua disponibilità ad agire tempestivamente è stato il valore aggiunto che ci ha permesso di rispondere sempre alle esigenze dei nostri stakeholders.
Strategica e importante è stata la formazione dei docenti e del personale portata a termine da Maria Betto, nostra APLS (Apple Professional Learning Specialist) di riferimento.
Maria ha inoltre supportato e consigliato l’animatore digitale e il team dirigenziale nello sviluppo di un percorso digitale verticale che si è integrato ed ha completato la didattica pre-esistente. Il corso di formazione viene svolto tutti gli anni in parallelo all’attività didattica in modo tale che il corpo docenti possa sperimentare in classe quanto appreso ed eventualmente possa essere supportato anche a livello didattico.
Il nostro commerciale di riferimento Alessandro Sista ha mantenuto i contatti con le famiglie ed ha provveduto a fornire la strumentazione necessaria per il progetto.
Qual è la vostra idea di “scuola efficace” e il ruolo della tecnologia?
Il nostro Istituto offre a tutta la comunità scolastica un ambiente educativo che mette al centro lo sviluppo integrale dello studente nella realtà odierna. La nostra offerta formativa non si limita a sviluppare nello studente solo le competenze cognitive, ma anche quelle sociali, emotive e civiche. Tutti i giorni lavoriamo per costruire un ambiente scolastico dove l’apprendimento possa essere significativo, inclusivo, collaborativo, critico e orientato al futuro.
Per poter realizzare l’idea di una “scuola efficace” è necessario tenere a mente alcuni elementi chiave quali:
- Promuove la personalizzazione dell’apprendimento, adattandosi ai diversi stili cognitivi, ritmi e bisogni educativi.
- Incoraggiare l’autonomia, la curiosità e il pensiero critico.
- Valorizzare le relazioni tra studenti, insegnanti e famiglie.
- Promuovere l’inclusione, il rispetto, la collaborazione e il benessere emotivo.
- Favorire approcci come il problem solving, il cooperative learning, il project-based learning.
- Avere degli insegnanti capaci di guidare, motivare e valutare in modo formativo.
La tecnologia sicuramente ha un ruolo fondamentale nel mondo odierno pertanto la scuola deve utilizzarla in modo consapevole e pedagogicamente fondato. La tecnologia deve:
- Supportare l’inclusione, offrendo strumenti compensativi e accessibilità a studenti con bisogni speciali.
- Ampliare le possibilità di apprendimento, grazie a risorse digitali
- Favorire l’autonomia e la personalizzazione, con piattaforme adattive e contenuti interattivi.
- Promuovere competenze digitali, oggi fondamentali per la cittadinanza e il mondo del lavoro.
- Facilitare la comunicazione, la collaborazione e la co-progettazione tra studenti, insegnanti e famiglie.
In sintesi, una scuola efficace non è solo un luogo dove si insegnano nozioni, ma dove si formano persone consapevoli, competenti e responsabili, anche attraverso un uso critico e intelligente della tecnologia.
Cosa vi ha spinto a considerare i dispositivi Apple per la didattica?
La società di oggi è permeata da input digitali e tecnologici questo rende fondamentale accompagnare i nostri ragazzi nell’approccio consapevole di questo mondo. La sfida del digitale nell’apprendimento è estremamente affascinante in quanto bisogna educare i ragazzi ad un utilizzo attivo e consapevole di questi dispositivi e non solamente ad essere fruitori passivi di questi strumenti. La scelta di considerare dispositivi Apple per la didattica nasce da una riflessione attenta su come la tecnologia possa realmente migliorare l’esperienza educativa. In particolare, abbiamo individuato nei dispositivi Apple alcuni punti di forza rilevanti per una scuola moderna, inclusiva ed efficace. L’iPad è lo strumento perfetto per raggiungere tale scopo in quanto è leggero, occupa lo spazio di un quaderno ed è progettato con particolare cura e attenzione per chi lo dovrà utilizzare. Ne sono testimonianza le numerosissime funzioni di accessibilità e accorgimenti integrati nelle app che favoriscono la personalizzazione del device stesso e quindi l’autonomia del ragazzo che lo utilizza.
Questo riduce le difficoltà tecniche degli alunni, permettendogli di concentrarsi sulla didattica e non sulla gestione della tecnologia.
In definitiva, abbiamo considerato i dispositivi Apple perché uniscono affidabilità tecnologica, potenzialità creative e strumenti didattici integrati, rendendoli alleati concreti nel percorso di innovazione della scuola.
Quali erano le vostre aspettative cercando una soluzione di gestione?
Nel cercare una soluzione di gestione per i dispositivi digitali scolastici, le nostre aspettative erano chiare e legate alla necessità di semplificare, proteggere e ottimizzare l’uso della tecnologia in ambito didattico. Cercavamo uno strumento in grado di configurare e aggiornare i dispositivi in modo remoto, rapido e uniforme, senza dover intervenire fisicamente su ognuno. Inoltre fondamentale per risparmiare tempo e risorse era la possibilità di gestire app, profili, impostazioni e contenuti in modo centralizzato Volevamo garantire un uso sicuro dei dispositivi da parte degli studenti, con controlli su contenuti, app, navigazione e funzionalità. Era importante poter applicare policy di sicurezza, bloccare o localizzare dispositivi in caso di smarrimento, e proteggere i dati personali. In sintesi, cercavamo una soluzione che fosse intuitiva, sicura, didatticamente orientata e capace di semplificare il lavoro quotidiano di docenti e personale tecnico, garantendo al tempo stesso un uso consapevole e produttivo dei dispositivi da parte degli studenti.
Quali aspetti avete considerato importanti nella scelta della piattaforma?
Nella scelta della piattaforma digitale da adottare in ambito scolastico, abbiamo valutato una serie di aspetti fondamentali, con l’obiettivo di garantire continuità didattica, semplicità gestionale e inclusione. La piattaforma doveva rispondere a esigenze tecniche, educative e organizzative.Uno degli aspetti prioritari era la protezione dei dati personali di studenti e docenti. Abbiamo cercato una piattaforma che garantisse ambienti sicuri e controllati, specialmente per i più piccoli. L’interfaccia doveva essere intuitiva, accessibile anche ai meno esperti, e facilitare la gestione quotidiana delle attività scolastiche, come l’assegnazione dei compiti, la condivisione di materiali e la comunicazione.
Ci serviva una piattaforma che potesse integrare strumenti per la didattica sincrona e asincrona, la valutazione, il lavoro collaborativo e la personalizzazione dei percorsi di apprendimento. È stato importante valutare la compatibilità con i dispositivi presenti a scuola (in particolare Apple e altre piattaforme in uso) e la possibilità di integrare strumenti già adottati, come registro elettronico, ambienti cloud o applicazioni di terze parti.
La piattaforma doveva offrire strumenti di accessibilità per studenti con BES o disabilità, promuovendo pari opportunità di accesso all’apprendimento per tutti.
Un aspetto tecnico ma fondamentale è stato la possibilità di monitorare l’attività, gestire utenze e dispositivi in modo centralizzato, e offrire supporto rapido in caso di problemi.
In sintesi, abbiamo cercato una piattaforma che fosse sicura, didatticamente valida, inclusiva, flessibile e tecnicamente solida, per accompagnare la nostra scuola in un percorso di innovazione sostenibile e centrata sugli studenti.
Come è cambiato o cambierà l’apprendimento e il lavoro dei docenti con la tecnologia?
L’introduzione della tecnologia nella scuola, in particolare attraverso l’uso di iPad e sistemi di gestione come Jamf, sta trasformando profondamente il modo di insegnare e di apprendere. Per i docenti, questi strumenti rappresentano un’opportunità per rinnovare la didattica: facilitano la creazione di lezioni interattive, la gestione delle attività in classe, la valutazione personalizzata degli studenti e la condivisione di materiali multimediali. Gli iPad, ad esempio, permettono di rendere le lezioni coinvolgenti, personalizzate e adattabili ai diversi stili e livelli di apprendimento. Jamf, dal canto suo, consente una gestione centralizzata ed efficiente dei dispositivi, migliorando la sicurezza e l’organizzazione del lavoro in classe permettendo al docente di oscurare le app non necessarie e facendo in modo che l’attenzione degli studenti sia focalizzata.
Questi nuovi strumenti non sostituiscono le metodologie didattiche tradizionali ma le complementano e le completano offrendo la possibilità per studenti e docenti di accedere al sapere univarsale.
Come vi supporta Jamf nella gestione, protezione e coinvolgimento con la tecnologia?
Jamf supporta la scuola nella gestione, protezione e coinvolgimento attraverso una piattaforma progettata specificamente per l’ambito educativo, facilitando il lavoro degli insegnanti e degli amministratori IT. Grazie a Jamf School, è possibile configurare e gestire in modo centralizzato tutti i dispositivi Apple utilizzati in classe, garantendo un ambiente sicuro, controllato e funzionale all’apprendimento. I docenti, attraverso l’app Jamf Teacher, possono gestire le attività degli studenti in tempo reale, avviare lezioni, bloccare l’accesso a determinate app o siti web e inviare messaggi diretti, mantenendo così alta la concentrazione e favorendo una didattica più interattiva e partecipata. Gli studenti, con Jamf Student, hanno un’interfaccia semplice per accedere alle risorse didattiche in modo autonomo ma guidato. Inoltre, Jamf aiuta a proteggere i dati e i dispositivi, applicando automaticamente restrizioni e aggiornamenti di sicurezza, offrendo così un’infrastruttura digitale solida e affidabile. In sintesi, Jamf non solo rende più semplice e sicura la gestione tecnologica in ambito scolastico, ma potenzia anche il coinvolgimento didattico, favorendo un uso consapevole e produttivo degli strumenti digitali.
Avete riscontrato un impatto positivo sull’apprendimento? Potreste condividere una breve testimonianza su Jamf?
L’introduzione di Jamf nella nostra scuola ha avuto un impatto molto positivo sull’apprendimento, sia in termini di organizzazione didattica che di coinvolgimento degli studenti. Grazie alla possibilità di gestire in modo semplice e sicuro i dispositivi, i docenti possono concentrarsi maggiormente sulla qualità dell’insegnamento, senza preoccuparsi di problemi tecnici o distrazioni digitali. Un esempio concreto è emerso durante le lezioni di educazione civica: utilizzando Jamf Teacher, l’insegnante ha potuto guidare gli studenti in un percorso interattivo con contenuti multimediali, monitorando l’uso degli iPad e mantenendo alta l’attenzione. Gli studenti hanno apprezzato molto la modalità di lavoro più autonoma ma allo stesso tempo supervisionata, sentendosi maggiormente coinvolti e motivati. La sensazione condivisa è che l’uso della tecnologia, se ben gestito come nel caso di Jamf, possa davvero rendere l’apprendimento più dinamico, personalizzato e stimolante.